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Il fascino del progresso è senza dubbio innegabile ma resta un argomento da trattare con delicatezza che spesso induce a domandarsi se la direzione percorsa dal progresso tecnologico sia la stessa del cammino evolutivo umano.

Ciò nonostante continua a crescere l’interesse per i robot e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, che lentamente e inesorabilmente sta cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare.

E sta modificando anche il modo di lavorare nel settore della cannabis. La crescente domanda di prodotti a base di cannabis, infatti, ha portato a una corsa all’oro nel settore della tecnologia della cannabis, con start-up e aziende emergenti che si sono impegnate a fornire soluzioni innovative per coltivatori, consumatori e investitori. Dalle piattaforme di e-commerce alla coltivazione indoor, passando per la realtà aumentata e la blockchain, le opportunità nel settore della tecnologia della cannabis sono ormai praticamente illimitate.

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Ma cos’è effettivamente e come agisce l’Intelligenza Artificiale? Possiamo dire che è il tentativo di imitare l’intelligenza umana utilizzando un robot o un software. In termini tecnici è un ramo dell’informatica che permette la programmazione e la progettazione di sistemi sia hardware che software in grado di dotare le macchine di determinate caratteristiche che vengono considerate tipicamente umane come, ad esempio, le percezioni visive, spazio-temporali e decisionali. Un sistema “intelligente” frutto di uno o più elaborati algoritmi matematici, capaci di analizzare grandi quantitativi di dati da elaborare e rielaborare sino al raggiungimento della risposta più adeguata.

Sa bene tutto questo Bloom Automation, azienda agritech all’avanguardia che lavora per portare robotica avanzata, ad alta velocità e ultra precisa e apparecchiature di automazione nell’industria della coltivazione della cannabis.

“Rifiniamo con la precisione di un essere umano, ma con l’efficienza di una macchina” è così che si presenta l’azienda sul proprio sito web.

Bloom Automation è dedicata all’automazione delle coltivazioni di cannabis commerciale e medica, dal seme allo scaffale, attraverso l’uso della tecnologia robotica collaborativa umana. La sua missione, è unire l’automazione intelligente con produttori innovativi, producendo la prossima generazione di colture.

Proprio grazie a nuovi algoritmi di intelligenza artificiale, questa azienda ha annunciato, in un comunicato stampa, un aumento del 90% della velocità di lavorazione della sua macchina che utilizza un braccio robotico e sensori visivi per tagliare le foglie dei fiori di cannabis, e che sta progressivamente migliorando le sue capacità attraverso l’apprendimento automatico. Il salto in avanti delle prestazioni è il risultato di un’ampia raccolta di dati di immagini, migliaia di ore di ricerca e sviluppo software e un’unità di elaborazione grafica più veloce.

“La nostra macchina aggiornata elabora la cannabis a circa il doppio della velocità di un decespugliatore umano. Questo ci avvicina molto alla visione di qualità rifilata a mano su scala industriale di Bloom”, ha affermato Jon Gowa, CEO e fondatore di Bloom.

“L’intelligenza artificiale ha accelerato l’analisi di un frame di dati da 15 secondi a 1 secondo, ora ridotto a soli 0,1 secondi” ha aggiunto Gowa. “Puoi distinguere il fiore dalla foglia quasi istantaneamente, da qui l’aumento di velocità.”

Il sistema Bloom Automation, inoltre, richiede poca attenzione da parte dell’operatore, quindi consente al personale di eseguire altre attività mentre la macchina è in funzione. Gowa stima che un singolo tecnico possa gestire sei decespugliatori Bloom, facendo il lavoro di 12 dipendenti.

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